Visita della Viceministra Bellucci alla Comunità Casa del Sole

La viceministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, Maria Teresa Bellucci, ha recentemente fatto visita alla comunità terapeutica Casa del Sole, un luogo di speranza e rinascita per molte persone che lottano contro le dipendenze patologiche. La Casa del Sole, situata sulla zona collinare di Gallina nel territorio comunale di Reggio Calabria, è stata fondata nel 1985 e da allora rappresenta un faro di solidarietà e supporto per chi cerca di ricostruire la propria vita.

Casa del Sole: Un Faro di Speranza

Casa del Sole non è solo un centro terapeutico, ma una vera e propria comunità di aiuto e vicinanza per i più vulnerabili. Qui, operatori dedicati lavorano instancabilmente per offrire supporto e guidare le persone dipendenti verso una nuova esistenza. Questo presidio di solidarietà si distingue per il suo approccio umano e comprensivo, che si rivolge non solo alla cura delle dipendenze, ma anche alla promozione della dignità e del valore del lavoro come mezzo di riscatto e reintegrazione sociale.

Il Progetto Agricolo della Casa del Sole

Durante la visita, la viceministra Bellucci ha avuto l’opportunità di conoscere più da vicino uno dei progetti più ambiziosi di Casa del Sole: la creazione di un’azienda agricola. Giuseppe Di Costanzo, presidente della cooperativa sociale La Casa del Sole, ha illustrato il progetto che prevede la valorizzazione di tre ettari di terreno con coltivazioni di agrumi, tra cui il bergamotto, frutta e pomodori. Questo progetto non solo mira alla produzione agricola, ma anche alla trasformazione dei prodotti, creando così opportunità di lavoro per una decina di persone.

«Abbiamo acquistato, accendendo un prestito in banca, una villa abbandonata nella vicina frazione di Armo. Stiamo valorizzando i tre ettari di terreno con coltivazioni di agrumi, tra i quali il bergamotto, frutta e pomodori. Il nostro progetto è quello di implementare la nostra attività con la trasformazione dei prodotti e dunque arrivare a creare un’azienda agricola nella quale impiegare una decina di persone. Il lavoro è finalità essenziale dei percorsi che le persone afflitte dalle dipendenze da droga o alcol intraprendono presso la nostra comunità», ha spiegato Di Costanzo.

L’Impegno del Governo

La viceministra Bellucci ha espresso grande interesse e supporto per i progetti presentati, sottolineando l’importanza del confronto con le realtà locali. «Ascoltiamo sempre con molto interesse le richieste d’aiuto che provengono dal territorio, come questa cooperativa. Per noi è importante confrontarci con ciascuna città. Abbiamo già fatto innumerevoli interventi in tema di lavoro, per agevolare le assunzioni ad esempio. Sono stati stanziati oltre 2 miliardi e mezzo ma questo è caratteristico dall’inizio della nostra legislatura. Già dalla prima legge di Bilancio abbiamo cercato anche di mettere più soldi in tasca ai lavoratori con il taglio del cuneo fiscale che abbiamo confermato nel tempo. Tra gli interventi messi in campo anche i due nuovi strumenti del reddito di inclusione e del supporto alla formazione. È previsto non solo l’aiuto economico ma anche l’accompagnamento per le persone affidate ai servizi che soffrono di dipendenze patologiche non croniche, cioè legate a un momento difficile della loro vita. L’impegno del Governo, dunque, è massimo sul tema del lavoro e l’attenzione alle persone più vulnerabili».

Conclusioni

La visita della viceministra Bellucci ha rafforzato la speranza che Casa del Sole rappresenta per la comunità sociale. Il supporto del governo e l’impegno continuo delle istituzioni locali sono cruciali per il successo dei progetti volti a migliorare la vita delle persone affette da dipendenze. La comunità Casa del Sole continua a essere un faro di speranza, guidando le persone verso una vita migliore e più autonoma, dove il lavoro e la dignità umana sono al centro del percorso di riabilitazione e reintegrazione.

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La Casa del Sole è impegnata da quarant’anni nella lotta alle dipendenze e all’emarginazione, accogliendo, curando e reinserendo nella società persone con problemi di dipendenza patologica.

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