Il servizio residenziale terapeutico riabilitativo si rivolge a uomini, di età compresa tra i 18 e i 65 anni, con problemi legati alla dipendenza patologica o in comorbilità psichiatrica (disagio psichico lieve o moderato) o sottoposti a misure di restrizione della libertà personale (affidamenti in prova, arresti domiciliari, ecc.).
Le prestazioni socio sanitarie fornite sono:
Il processo di cura prevede una durata media non superiore ai 24 mesi, periodo questo che viene gestito comunque in maniera molto dinamica e flessibile, sulla base delle esigenze presentate degli utenti e dai rispettivi progetti terapeutici riabilitativi individualizzati.
Fatto alvo i soggetti sottoposti a provvedimenti dell’autorità giudiziaria per i quali la durata del programma spesso coincide con quella della pena da scontare.
Metodologia: Gli utenti beneficiano di un progetto terapeutico individualizzato (PTI) sulle informazioni raccolte sia nella fase di preaccoglienza sia durante il primo mese di permanenza comunitaria.
Le aree che vengono indagate riguardano le modalità di funzionamento della personalità, di assunzione di sostanze, (uso reiterato/compulsivo, sporadico, per motivi ludico-ricreativi), l’eventuale disassuefazione, la valutazione della sua rete familiare, sociale e/o lavorativa, le attuali capacità di resilienza, presenza/assenza di comorbilità psichiatrica. Sulla base di questa analisi dei bisogni vengono individuati nel progetto individualizzato obiettivi a breve, medio e lungo termine e azioni volte al raggiungimento degli stessi.
Il progetto evolve con lo sviluppo del percorso individuale diviso per fasi e soggetto a costante valutazione e monitoraggio.
E’ una fase di conoscenza del soggetto con particolare attenzione alle problematiche personali e familiari. La famiglia sarà coinvolta nel lavoro terapeutico parallelamente al lavoro ed al programma individuale.
Gli utenti partecipano a gruppi di incontro approfondendo la tematica delle relazioni personali attraverso l’elaborazione del vissuto personale ed il confronto con i compagni di percorso. Si approfondiscono, inoltre, gli interventi con le famiglie per affrontare e risolvere situazioni conflittuali che hanno caratterizzato le relazioni tra i vari membri del nucleo.
Gli utenti eseguono verifiche nel proprio ambiente d’appartenenza, s’intensificano i colloqui e gli interventi con le famiglie. In questa fase si lavora sulla costruzione del genogramma, sull’elaborazione della propria storia familiare e dei costrutti personali che hanno prodotto comportamenti disfunzionali. E’ un momento di introspezione e progettazione, nel quale l’utente programma e prepara il proprio reinserimento sociale.
La Casa del Sole, comunità terapeutica e di accoglienza, segue una procedura di ingresso basata sulla volontarietà del soggetto con dipendenza.
Il processo prevede due colloqui conoscitivi e diagnostici, il primo coinvolge il richiedente e la sua famiglia, il secondo è dedicato al richiedente stesso. Si richiede l’espletamento di analisi cliniche, con attenzione particolare alle malattie infettive.
La comunità accoglie esclusivamente soggetti maschi, escludendo coloro che si presentano sotto l’effetto di droghe. Il processo d’ingresso può variare per i detenuti, coinvolgendo uno scambio epistolare e la valutazione dell’equipe terapeutica.
Da quarant’anni, La Casa del Sole è un faro di speranza per oltre 1200 giovani del Sud Italia, offrendo sostegno e recupero per chi lotta contro le dipendenze.