Le dipendenze patologiche hanno sempre rappresentato un problema drammatico sul piano socio sanitario caratterizzato da una repentina trasformazione dell’utenza che manifesta esigenze e richieste sempre più varie e complesse, sia in riferimento all’uso di vecchie e nuove sostanze immesse sul mercato, sia ai bisogni che ne sottendono l’abuso.
Questa nuova finestra sulle dipendenze ha stimolato la nostra equipe terapeutica ad avviare un processo di ridefinizione del programma Comunitario, in cui prediligere un approccio di tipo multimodale che agisca su più fronti interagenti tra loro, in cui si intrecciano letture e possibilità di intervento a vari livelli:
Il programma terapeutico della Casa del Sole nelle sue linee generali è identico per tutti gli utenti inseriti in comunità ed ha una durata variabile tra i 18 e i 24 mesi
Le variazioni nei tempi e nei modi sono previste in base al progetto terapeutico individuale (PTI) ed alle continue verifiche cui gli utenti sono sottoposti durante il percorso.
In linea di massima, fatta salva la singolarità di ciascuna persona, è possibile sintetizzare il programma terapeutico in tre fasi :
1. Accoglienza e adattamento: È una fase di conoscenza e osservazione della persona con particolare attenzione alle problematiche personali e familiari.
2. La relazione: Gli utenti partecipano a gruppi di incontro approfondendo la tematica delle relazioni personali attraverso l’elaborazione del vissuto personale ed il confronto con i compagni di percorso. Si approfondiscono, inoltre, gli interventi con le famiglie per affrontare e risolvere situazioni conflittuali che hanno caratterizzato le relazioni tra i vari membri del nucleo.
3. La ricostruzione: In questa fase si lavora sull’assunzione da parte delle persone di maggiore responsabilità e autonomia personale. Si intensificano e si approfondiscono i colloqui individuali e familiari e si effettuano riunioni periodiche. È un momento di progettazione del reinserimento sociale.
Questa fase è un vero e proprio “allenamento” al reinserimento sociale che spesso, accoglie impreparati i ragazzi che portano a termine un programma in comunità.
Gli operatori avranno la possibilità di verificare direttamente la maturazione e la crescita degli utenti in una tappa che consideriamo la più difficile del percorso terapeutico.
Nel momento in cui l’ospite è entrato in comunità viene dato il via al periodo di osservazione, di circa un mese, in cui vengono raccolti i dati che costituiranno insieme ai dati anagrafici e clinici, gli input per l’elaborazione del Progetto Terapeutico Individualizzato
La Cartella elettronica è uno strumento di nuova introduzione nella comunità Terapeutica che permette di tenere sotto controllo il processo di erogazione del servizio e monitorare gli interventi e le prestazioni erogate.
La presa in carico degli utenti in comorbilità psichiatrica avviene in seguito alla richiesta congiunta dei servizi territoriali di competenza ovvero SER.D. (Servizi per le Dipendenze) e CSM (Centro Salute Mentale), che effettuano la diagnosi di competenza.
In seguito a tale richiesta la CT valuta l’idoneità del soggetto per l’inserimento nel modulo attraverso una serie di colloqui con la responsabile dell’accoglienza e la figura dello psichiatra. Il soggetto idoneo viene quindi inserito nel programma terapeutico- riabilitativo che si può sviluppare attraverso un periodo di tempo di 24 mesi, per ogni soggetto viene definito un PTI (Progetto Terapeutico Individualizzato).
L’utente è seguito da una equipe multidisciplinare così costituita: il responsabile del programma che supervisiona l’intero progetto terapeutico riabilitativo, lo psichiatra attraverso colloqui periodici monitorizza la terapia farmacologica, la psicologa che effettua colloqui settimanali, gli educatori che sono costantemente presenti e che affiancano gli utenti nelle diverse attività quotidiane.
Beneficiari
il modulo si rivolge a soggetti maschi adulti in comorbilità psichiatrica (disagio psichico lieve-moderato).
Modalità di ammissione:
La presa in carico degli utenti alcol-poli dipendenti avviene in seguito alla richiesta dei servizi territoriali di competenza ovvero SER.D. (Servizi per le Dipendenze), NOA (Nucleo Operativo Alcologia o equipe alcologica), che effettuano la diagnosi di competenza, non necessariamente congiunta.
In seguito a tale richiesta la CT valuta l’idoneità del soggetto per l’inserimento nel modulo attraverso una serie di colloqui con la responsabile dell’accoglienza e se necessario con la figura dello psichiatra.
Il soggetto idoneo viene quindi inserito nel programma terapeutico-riabilitativo , per ogni soggetto viene definito un PTI (Progetto Terapeutico Individualizzato), il trattamento effettuato all’interno del programma è di tipo terapeutico riabilitativo.
L’utente è seguito da una equipe multidisciplinare così costituita: il responsabile del programma che supervisiona l’intero progetto terapeutico riabilitativo, lo psichiatra attraverso colloqui periodici monitorizza la terapia farmacologica, la psicologa che effettua colloqui settimanali, gli educatori che sono costantemente presenti e che affiancano gli utenti nelle diverse attività quotidiane.
Beneficiari
Il modulo si rivolge a soggetti maschi adulti inviati dal servizio pubblico.
Per dire “Basta”, per “Disintossicarti”, per essere più “Motivati e Consapevoli”, “Per gestire le ricadute”
Il programma residenziale “90 Giorni” nasce dall’esigenza di venire incontro a delle richieste di aiuto che per vari motivi (es. familiari, lavorativi, lievi ricadute etc.) non possono essere compatibili con un programma a lungo termine.
L’accesso a questo tipo di percorso richiede dei requisiti che di volta in volta verranno valutati dallo staff terapeutico in accordo con il Ser.D di appartenenza, sulla base del tipo di problema presentato, delle risorse personali e di contesto e del grado di intossicazione della persona al momento della richiesta.
Gli obiettivi del programma “90 giorni” si differenziano da quelli del percorso tradizionale in quanto le tempistiche non consentono di attuare alcuni strumenti di cura come la psicoterapia e l’inserimento socio-lavorativo, inoltre si riduce notevolmente il periodo di disintossicazione e distanziamento dalla sostanza.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce il “Disturbo da gioco d’azzardo” (DSM V) come una forma morbosa che in assenza di misure idonee di informazione e prevenzione può rappresentare, a causa della sua diffusione, un’autentica malattia sociale.
Il DGA rappresenta inoltre un grave problema di salute pubblica, crea problemi psico-sociali al soggetto coinvolto, ai suoi familiari, è causa di problemi finanziari e può condurre anche a disturbi di natura antisociale. Il DGA è pertanto assimilabile a tutti gli effetti alle dipendenze patologiche.
Come ogni forma di dipendenza non è imputabile ad un’unica causa, ma trae origine dalla complessa interazione di diversi fattori biologici, relazionali, sociali, personologici e contestuali. Le conseguenze di tale disturbo del comportamento implicano una grave compromissione dei vari aspetti della vita dei pazienti e dei loro familiari.
Beneficiari
Il nostro servizio di tipo residenziale è rivolto a soggetti maschi adulti, inviati dal servizio pubblico con diagnosi di polidipendenza.
Finalità e obiettivi
Dalla letteratura nazionale ed internazionale sull’argomento si rilevano fondamentali indicazioni per i Servizi che evidenziano come il DGA sia inquadrabile come una dipendenza e pertanto il trattamento deve seguire gli stessi principi enunciati per le dipendenze da sostanze, confermando l’approccio multimodale e la personalizzazione del programma terapeutico.
L’approccio multimodale in tal senso dovrà comprendere: psicoterapia, psico-farmacoterapia, consulenze finanziarie e legali, educativi ed interventi sul sistema familiare.
Percorso diagnostico terapeutico assistenziale (pdta) presso comunità terapeutica a carattere residenziale.
Il programma terapeutico viene presentato e condiviso con il paziente e se possibile con i familiari di riferimento e formalizzato tramite la compilazione e la firma della scheda prevista dalla cartella informatizzata (consenso informato).
All’ingresso in Comunità terapeutica il paziente potrà beneficiare di un programma individualizzato che si caratterizza attraverso interventi specifici non necessariamente consequenziali:
Il percorso di psicoterapia offerto dalla struttura è orientato al modello sistemico-relazionale e cognitivo comportamentale secondo quanto stabilito dalle linee guida nazionali per la cura e riabilitazione del DGA.
La terapia di gruppo seguirà le linee guida del modello di gruppo analisi.
Durata del trattamento
La durata del trattamento ha caratteristiche individuali e sarà stabilito in accordo al paziente, in base all’anamnesi, alla condizione lavorativa e familiare e dall’eventuale presenza di comorbilità con altro uso di sostanze.
I pazienti inviati dal servizio pubblico, che presentano unicamente la patologia da DGA verranno inquadrati in un programma “residenziale breve” della durata massima di 90 giorni, alfine di attivare, attraverso le misure terapeutiche precedentemente enunciate, l’insight.
I pazienti inviati dal servizio pubblico che presentano polidipendenza, saranno inseriti nel nostro programma tradizionale della durata di 6/12 mesi se la sua problematica consente di rientrare in un tempo inferiore o 24 mesi come da programma completo, dedicando uno spazio mirato per la riabilitazione da DGA.
Da quarant’anni, La Casa del Sole è un faro di speranza per oltre 1200 giovani del Sud Italia, offrendo sostegno e recupero per chi lotta contro le dipendenze.